Il Leone del Pireo

Davanti all’arsenale di Venezia si trovano due grandi statue in marmo, alte circa 3 m, che rappresentano due leoni. I Leoni giungono a Venezia dall’antico porto di Atene, come antico bottino di guerra nel 1687, da parte di un famoso comandante navale veneziano, Francesco Morosini, durante la sesta guerra ottomano-veneziana. La loro costruzione risale al V secolo a.C.

Alla fine del XIX secolo fu individuata e tradotta la scrittura runica (antica lingua vichinga) incisa sui fianchi del leone. Le iscrizioni sono state erose dalle intemperie e dall’inquinamento atmosferico, e si è reso necessario l’intervento di interpreti esperti per recuperare il significato delle frasi a causa di alcuni caratteri illeggibili. Le rune sono incise in quello che sembra uno stendardo o un nastro, ma è, piuttosto, un lindworm criptozoologico, un drago serpentino senza testa, che porta l’iscrizione.

 Alla destra del leone la traduzione riporta:

“Asmund incise queste rune con Asjeir e Thorleif, Thord e Ivar, su richiesta di Harold l’Alto, nonostante i Greci lo considerassero proibitivo.”

Lato sinistro: “Hakon con Hulf, Asmund e Orn conquistarono questo porto. Questi uomini e Harold l’Alto imposero una pesante tassa sulla rivolta dei Greci. Dalk è tenuto prigioniero in terre lontane. Egil è andato in missione con Ragnar in Romania e Armenia”.

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