La vecchia con il mortaio

A pochi passi da Piazza San Marco passando sotto la Torre dell’Orologio subito dopo 20 metri sulla sinistra si può vedere al piano superiore al primo piano proprio sopra il Sotoportego Calle del Cappello Nero, un altorilievo in marmo di una vecchia signora con un vaso in mano. Nel terreno si può vedere una targa con la data XV giugno MCCX. Questa è la memoria di un fatto gravissimo accaduto il 15 giugno 1310 e che segnò la storia della Repubblica.

In quella data alcune famiglie patrizie tentarono una congiura per rovesciare la Repubblica e il doge.

Poco prima dell’attacco hanno messo il cancello proprio sotto la finestra della vecchia signora.

A capo della congiura c’era Bajamonte Tiepolo, e la signora Giustina Rossi lasciò cadere un mortaio di pietra dalla finestra proprio sulla testa dello sbandieratore di Bajamonte, che rimase ferito a morte. I cospiratori, presi dal panico, fuggirono e tornarono al Ponte di Rialto dove si appollaiarono.

La scultura resta a ricordo della rivolta sventata e della vecchia signora, “la vecia di malta” che chiese che né a lei né ai suoi eredi venisse aumentato l’affitto della casa che era di proprietà dei procuratori di San Marco. Le era anche permesso di esporre ogni anno uno striscione commemorativo alla finestra. Queste modeste richieste furono accolte e il gonfalone venne esposto nel giorno di San Vito fino al 1797. L’ultimo esemplare del gonfalone è conservato al Museo Correr.

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