In calle dell’arco 456 una cosa davvero insolita da vedere è la porta a botte. Sì, solo una porta. Una porta dalla forma insolita con la base allargata per consentire il passaggio delle botti di legno che venivano fatte rotolare all’interno della cantina.
La produzione del vino a Venezia era molto importante, anche perché non sempre l’acqua potabile che veniva filtrata dal vero pozzo presente nelle piazze era potabile. Il vino dava più garanzie in termini di igiene. Botti che entravano e uscivano, piene e vuote, in una posizione strategica, arrivavano le barche cariche di vino, Rialto era la zona commerciale del vino a Venezia.
I costruttori di botti erano riuniti in una confraternita chiamata i Boteri, e questo edificio era di proprietà della Confraternita di Boteri, dove venivano costruite le botti di vino.
Curiosità: avevano l’obbligo di riparare gratuitamente le botti per il doge.